“We grow healthy food on healthy land to make healthy people”
Il mantenimento del terreno il più possibile coperto da essenze vegetali è una strategia molto importante al fine dell’ottenimento e mantenimento della terra sana
La copertura dei terreni nel periodo autunno-invernale con manto erboso costituito da miscela di leguminose, graminacee e crucifere costituisce un grande valore di sostenibilità ambientale, per i seguenti motivi:
Protegge il terreno, nel periodo delle maggiori precipitazioni, dall’erosione dovuta alla pioggia battente e del vento;
Mantiene l’ecosistema del terreno esplorato dalle radici – la rizosfera – costantemente attivo: batteri, micorrize, lombrichi rimangono attivi e contribuiscono al mantenimento/incremento dell’humus, ed al mantenimento e miglioramento della struttura fisico-chimica dello strato fertile del terremo;
I batteri azotofissatori, simbionti con le radici delle leguminose, arricchiscono il terreno di azoto, che si renderà disponibile, al momento del sovescio primaverile, nella coltura principale in successione;
Le radici delle altre specie erbacee – graminacee e crucifere – contribuiscono a catturare i fertilizzanti residui lasciati dalla coltura principale precedente, prevenendone la loro liscivazione dei fiumi e nelle falde idriche;
Un erbaio polifita invernale contribuisce in modo importante alla biodiversità: è importante, per avere un terreno sano, coltivare molte specie erbacee differenti;
Un buon erbaio polifita è in grado di fornire, al momento del sovescio primaverile, un importante contributo di biomassa al terreno, che arricchirà lo strato fertile superficiale in humus, principi fertilizzanti azotati, fissati dai batteri a partire dall’azoto atmosferico, ed altri elementi fertilizzanti fosfatici ed potassici mobilizzati, ma non utilizzati dalla coltura del sovescio;
Infine, un erbaio autunno-invernale polifita di leguminose ha un buon effetto rinettante per il terreno in quanto permette la nascita e lo sviluppo controllato delle infestanti invernali (es. loglietto, crucifere, avena e ricacci delle graminacee della coltura graminacea in precessione, ecc.), contribuendo così a ridurre la banca del seme infestante nel terreno, arricchendo in specie e biodiversità l’ erbaio di leguminose, che diventa così, in modo naturale e spontaneo, un vero e proprio ebaio polifita al momento del sovescio;
L ‘impianto di un erbaio polifita di leguminose non richiede utilizzo di prodotti chimici – fertilizzanti e fitofarmaci;
Come si presenta un erbaio polifita di Favino, Veccia, Pisello ed erbe spontanee ad inizio inverno (Foto Azienda Agraria LA CHIONA, Spello-PG)
erbaio di sovescio